Skip to content


Il telefono viola di milano non e’ piu’ attivo

Per informazioni potete contattare:

Telefono Viola di Bergamo 3774501228

oppure

Telefono Viola di Piacenza 3457904938, antipsichiatriapc@autistici.org

 

Posted in General.


Sosteniamo la compagna Marina Cugnaschi

Marina Cugnaschi, compagna e collaboratrice del telefono viola di Milano, è stata condannata per i fatti di Genova-2001 a 11 anni e nove mesi.
Sosteniamo Marina e non lasciamola sola!

Trovate di seguito il codice IBAN per sostegno spese carcerarie e detenzione di Marina Cugnaschi:

intestato a Valli Massimiliano
IT04U0100501660000000000594

Chi vuole può anche scrivere a:
Marina Cugnaschi c/o carcere di san vittore
via Filangieri 2, 20100 – Milano.

Posted in General.


Un lager italiano: quei matti da slegare

Nota: Questo articolo di Daniele Barbieri è tratto da AVVENIMENTI del 20 settembre 1995
(Copyright 1995 Libera Informazione Editrice S.p.A.)

SCHEDA/LA LEGGE
RECLUSI ANCHE PER REATI LIEVI

La legge 180 del 1978 puntava all’abolizione dei manicomi e a creare “Servizi di diagnosi e cura” ma anche “appartamenti protetti” e altre strutture d’appoggio per ex degenti manicomiali o per nuovi utenti dei servizi psichiatrici. Osteggiata in mille modi e mai finanziata, la legge 180 e’ stata applicata, piu’ o meno bene, solo in alcune zone d’Italia. Ancora peggiore la situazione dei vecchi “manicomi criminali” ora ribattezzati Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg): le riforme li hanno solo sfiorati, lasciandoli sostanzialmente immutati. Probabilmente si e’ convinti che chi finisce in un Opg sia quasi sempre un pericoloso assassino. Non e’ cosi’: ci si puo’ trovare qui anche per un furto o per avere procurato lesioni guaribili in dieci giorni. Impedendo il ricovero coatto in manicomio, la “180″ ha avuto l’effetto paradossale (e non voluto) di incrementare l’ingresso nei manicomi giudiziari per reati particolarmente lievi e anche per vicende che palesemente non hanno a che vedere con turbe psichiche (qualunque cosa si intenda con questa definizione): tanto per capirsi, l’ubriaco che insulta gli agenti o chi vuole spacciare assegni falsi. Vista la lentezza della giustizia italiana (piu’ volte condannata per questo in sede europea) si puo’ rimanere per molti mesi in Opg aspettando la perizia ordinata dai giudici. Qualcuno potrebbe dire – con un misto di cinismo e rassegnazione – che rispetto al passato e’ comunque un piccolo progresso. Infatti, negli anni Settanta il giudice di sorveglianza di Firenze effettuo’ alcuni controlli sul manicomio criminale di Montelupo e scopri’ che molti detenuti erano stati dimenticati li’, senza nessuna condanna: come P. P. arrestato nel 36 per omicidio e liberato nel 71 per non avere commesso il fatto, o come F. M. imputato nel 1923 per omicidio e mai processato che venne messo in liberta’ provvisoria nel 1973, dopo cinquanta anni di carcerazione preventiva.  Continued…

Posted in General, Letteratura antipsichiatrica.

Tagged with , .


I non-luoghi della repressione

INTRODUZIONE

Diffusione capillare sul territorio, crescita esponenziale del controllo sociale “a misura d’uomo”: questo e’ il meccanismo con cui le istituzioni totali continuano, oggi, ad esercitare il loro potere invasivo che non ammette repliche.
Le riforme e le leggi che si sono susseguite negli anni, per tentare di rendere più umane strutture detentive come il carcere e il manicomio, non hanno, infatti, minimamente scalfito il loro carattere repressivo e totalitario. Sia la legge 180 (legge Basaglia ) relativa alla chiusura dei manicomi, che la legge Gozzini dell’86 sul carcere, solo in un primo momento sono sembrate capaci di apportare mutamenti significativi in senso democratico e di estensione dei diritti. In realtà entrambe hanno aperto la strada alla creazione di luoghi alternativi in cui la coercizione e il sopruso si mascherano dietro termini più rassicuranti come trattamenti e terapie. La creazione di servizi territoriali decisa dalla 180 (centri di salute mentale, case famiglie ecc..) e i vari regimi di detenzione attenuata come la semilibertà e l’affidamento ai servizi sociali, non sono in realtà una vera e propria alternativa all’istituzione totale (carcere e manicomi). Al contrario tali innovazioni non servono ad altro che a potenziare e ad allargare, al di là delle mura di questi ghetti, le funzioni punitive e detentive dell’istituzione stessa. Il principio di esclusione arriva ovunque, in ogni ambito della quotidianità ed è affidato a strutture sociali il cui compito si riduce sempre più al controllo e al contenimento.
Ma la continuità tra psichiatria e carcere non si esaurisce qui: entrambe fondano i loro giudizi e le loro decisioni sull’imperativo sorvegliare-punire-premiare e sulla più completa arbitrarietà con cui si stabilisce chi è conforme e quindi” libero” e chi, invece, rifiuta di “normalizzarsi” e, dunque, va rinchiuso.
E non e’ tutto! Con le nuove proposte di legge in materia psichiatrica elaborate dell’attuale governo di centro-destra la situazione si avvia verso un sostanziale peggioramento: per quanto riguarda i T.S.O. (Trattamento Sanitario Obbligatorio) si eliminano le, seppur formali, garanzie che permettevano di limitare, per quanto possibile, lo strapotere degli psichiatri.
Si torna a parlare di cronicità della malattia per giustificare l’inevitabilità di trattamenti e cure che durano tutta la vita , ma soprattutto si riaprono i manicomi attraverso nuove strutture, dette S.R.A. (strutture residenziali ad assistenza continuata), che ripropongono i modi e i criteri dei vecchi istituti di contenzione . Queste nuove istituzioni, inoltre, “ospiteranno” non solo pazienti psichiatrizzati, ma anche ex detenuti degli O.P.G (ospedali psichiatrici giudiziari), oltre che alcolisti e tossicodipendenti, ai quali si applicherà la famosa “doppia diagnosi”. Tossici e alcolisti si drogano e bevono semplicemente perchè “malati di mente”: ogni motivazione sociale o interpersonale viene completamente cancellata. E questa colpa individuale giustifica sempre più il fatto che essi vengano considerati non solo malati ma anche criminali, la cui presa in carico non viene più gestita dal sociale ma dalle forze dell’ordine. Continued…

Posted in General, Letteratura antipsichiatrica.

Tagged with , , , .


Conferenza stampa 22-03-2011 abusi al Niguarda

In data 22 marzo 2011 il Telefono Viola di Milano ha tenuto un’altra conferenza stampa sugli abusi commessi nei reparti psichiatrici Grossoni del Niguarda.

Si possono  visualizzare e scaricare i seguenti documenti:

Posted in General.

Tagged with , , , , .