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Effetti Collaterali

Dall’esperienza di ascolto del Telefono Viola emerge una sempre maggiore richiesta di informazioni e chiarimenti riguardanti l’uso e gli effetti degli psicofarmaci. Spesso, infatti, chi li assume è inconsapevole degli effetti della sostanza che sta assumendo mentre chi li prescrive ignora, o finge di ignorare, la pericolosità del farmaco stesso e trascura il diritto all’informazione del “paziente”.
Chiunque si rivolga a una qualsiasi struttura psichiatrica ospedaliera o territoriale per cercare sollievo o ascolto al proprio “disagio psichico” incontra quasi sempre una risposta di tipo farmacologico. In questa logica lo psicofarmaco rischia di diventare una soluzione “valida” per tutte le circostanze o peggio ancora un imbonitore delle contraddizioni individuali e sociali.
A fronte di tali esigenze, al di là del quotidiano impegno di ascolto telefonico, abbiamo pensato di realizzare un agile strumento di consultazione per chi sceglie, è indotto o è costretto a usare queste sostanze.
A dispetto delle campagne di persuasione, portate avanti sempre più spesso tramite autorevoli testimonial, riviste, quotidiani e dietro cui spesso stanno le stesse industrie farmaceutiche, riteniamo centrale il diritto alla scelta dell’individuo contro l’obbligatorietà della cura e l’illusorio assunto sintomo-farmaco-guarigione.
Effetti Collaterali è il risultato di queste riflessioni sviluppate all’interno di un seminario svoltosi nel corso dell’anno 1996 con la partecipazione di operatori del Telefono Viola, di persone che hanno attraversato l’esperienza della vecchiaia e della nuova psichiatria.

Leggi qui il documento sugli Effetti Collaterali provocati dall’uso e abuso degli psicofarmaci.

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legge 883

La legge 180, detta anche “di Basaglia”, è la legge che nel 1978 ha abolito i manicomi sostituendoli con l’Accertamento Sanitario e il Trattamento Sanitario – Obbligatori o Volontari.

Tale legge confluì successivamente quasi per intero nella legge n° 833 del 23 dicembre 1978, con la quale veniva istituito il Servizio Sanitario Nazionale.
Ne riportiamo qui di seguito uno stralcio significativo per la questione delle istituzioni psichiatriche.

STRALCIO DELLA 833 DEL 23-12-78

ISTITUZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
TITOLO I – IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE:

CAPO I – PRINCIPI ED OBIETTIVI                            (artt. 1-2)

CAPO II – COMPETENZE E STRUTTURE                    (artt. 3-18)

CAPO III – PRESTAZIONI E FUNZIONI                      (artt.19-46)

CAPO IV – PERSONALE                                       (ARTT. 47-48)

CAPO V – CONTROLLI, CONTABILITA’ E FINANZIAMENTO  (ARTT. 49-52)

TITOLO II – PROCEDURE DI PROGRAMMAZIONE E DI ATTUAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE                                                            (ARTT. 53-63)
Continued…

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patienten kollektiv (spk)

 

 

L’ESPERIENZA DEL SPK. GLI AVVENIMENTI.

Nella primavera del 1970, nella cittadina universitaria di Heidelberg si costituì la prima autoorganizzazione di pazienti della Repubblica federale tedesca. Il Collettivo socialista di pazienti (Sozialistisches Patienten kollektiv = SPK) nacque dal conflitto tra la direzione della clinica universitaria di neurologia e psichiatria e l’assistente medico dr. Wolfgang Huber che, lavorando al policlinico dal 1964 e giunto alla convinzione che al policlinico non si lavorasse per i pazienti ma per la ricerca tradizionale, aveva rifiutato di partecipare ancora alle riunioni e conferenze istituzionalizzate per dedicare tutto il suo tempo al lavoro coi pazienti, specialmente alle terapie di gruppo che egli riteneva necessarie per conferire ai malati una possibilità di rendersi conto del loro status. La direzione della clinica, interpretando l’atteggiamento di Huber come offesa alla struttura gerarchica dell’istituzione, ottenne il suo licenziamento nonostante che i pazienti avessero chiesto il prolungamento del contratto di Huber durante la prima riunione completa dei pazienti della clinica tenutasi in occasione della richiesta del licenziamento. Continued…

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dalla psichiatria democratica alla non-psichiatria: bibliografia ragionata

(a cura di m. del Telefono Viola Milano)

Questa bibliografia si pone come lavoro in progresso, suggerimenti, critiche o correzioni saranno accolte volentieri. I testi contrassegnati da un * non sono più in commercio ma sono comunque a nostra disposizione in fotocopia, se siete interessati, possiamo accordarci per farvene pervenire una copia.

Giovanni Jervis, Manuale critico di psichiatria, 1975, Feltrinelli (*)

Manuale scritto prevalentemente ad uso degli operatori nel periodo caldo della contestazione allinterno degli ospedali.
E’ strutturato in due parti, nella prima l’autore esprime un punto di vista critico (da intellettuale comunista, il libro si apre con una citazione dalla Ideologia tedesca di Marx) nei confronti dell’ideologia del benessere , della malattia e del sistema sanitario, espone una breve storia della psichiatria contemporanea e denuncia il ruolo repressivo dell’istituzione manicomiale e dell’ideologia della devianza (nonché della coppia normalità/anormalità) su cui esso si basa.Nella seconda parte è presente un “piccolo dizionario ragionato di psichiatria” (da “alcolismo” a “tossicomania” !). Entrambe le parti sono corredate di una bibliografia tematica molto ricca. Continued…

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