Skip to content


elettroshock: il sonno della ragione genera mostri.

“Il diritto del malato alla tutela della vita, della salute e della sua piena dignità di essere umano, in accordo con il parere espresso dal Comitato Nazionale di Bioetica, rappresenta un aspetto centrale nella valutazione dell’opportunità di un trattamento medico e tale diritto non può costituirsi in opposizione alla scienza, né può anteporle affermazioni o teorie di natura ideologica.”

Questo brano non è tratto dagli appunti del Dott. Frankestein, né dal manuale del Gulag sovietico ma dalla circolare 2-12-96 del ministro Rosy Bindi, nella quale si “consiglia” la reintroduzione dell’ elettroshock come “trattamento di prima scelta” nei casi di depressione, schizofrenia, catatonia, sindrome maligna da neurolettici, gravi disturbi mentali in corso di gravidanza e psicosi puerperali ecc.

L’elettroshock consiste in una scarica elettrica di XXX volts che provoca violenti attacchi convulsivi. Fu inventato dagli inglesi all’inizio del secolo per tramortire i maiali prima del macello, finché un geniale psichiatra fascista non decise, nel 1938, di “provare” ad applicarlo ai pazzi. Il principio su cui si basa è simile a quello della lobotomia: “c’è qualcosa di maligno ed agitato nel cervello di quest’uomo, proviamo ad asportarlo”. Poiché la scarica provoca consistenti perdite di memoria, inebetimento ed altri danni irreversibili è anche paradossalmente possibile che il “paziente” si senta un po’ meglio subito dopo. Se infatti tu dimentichi i motivi della tua tristezza, sei meno triste. L’impossibilità di pensare, di concentrarsi viene presentata come una soluzione raggiunta di un grande problema. Quello si voleva suicidare? ecco, adesso non lo vuole più!

Un imponente letteratura scientifica (ma forse ad alcuni fa comodo consi??derarla solo “ideologia”) dimostra che la TEC (terapia elettroconvulsivante) è inutile e dannosa.
Ma allora perché torna di moda? Primo perché siccome è considerato intervento chirurgico gli psichiatrici ci guadagnano bene. Secondo perché pratica ad alto contenuto simbolico tramite la quale il pazzo viene rapidamente tramortito e punito per la sua insensatezza, alla stesso modo in cui è punito dalla sedia elettrica il criminale.

La psichiatria ribadisce così il suo ruolo storico di intervento autoritario e violento nei confronti di ogni deviazione dalla norma. Con la scusa della “cura” e della “tutela dell’essere umano” di fatto, tramite massicce dose di psicofarmaci, i TSO (trattamenti sanitari obbligatori), l’elettroshock, si neutralizzano potenziali disturbi della quiete sociale (e ricordiamoci che anche il concetto di quiete è relativo..).

La circolare omette volutamente di accennare al fatto che il paziente, secondo la legge, prima di sottoporsi a TEC dovrebbe dare il proprio “consenso informato”. D’altronde che valore può avere il consenso di colui il quale è considerato incapace di intendere e volere?

MOBILITIAMOCI PER LA DEFINITIVA ABOLIZIONE, TRAMITE APPOSITA LEGGE, DELLA DISUMANA PRATICA DELL’ELETTROSHOCK.

VIGILIAMO SUI DIRITTI NEGATI DEI CITTADINI, ESPOSTI ALLA AUTORITÀ VIOLENTA DELLA LOGICA PSICHIATRICA.

Posted in Letteratura antipsichiatrica.

Tagged with , , , .